Il futuro per Tina Novak Samec
L’intervista di questo mese mi porta nel Brda, la parte slovena del Collio, esattamente a Villa Vipolže (Vipulzano), residenza rinascimentale di eccellente bellezza. Nata come casa di campagna dei conti di Gorizia, dopo diverse vicissitudini e danneggiamenti dovuti ai bombardamenti bellici, nel 2015, con l’intervento del Ministero della Cultura Slovena, l’intero edificio viene restaurato. Ora è una location prestigiosa destinata a ospitare concerti, mostre, convegni, cerimonie ed è sede dell’Istituto per il turismo, la cultura, la gioventù e lo sport del Comune di Brda. Qui incontro la direttrice: Tina Novak Samec, slovena Doc e cuore pulsante di questo Istituto.
Tina mi racconta che sono nove anni che ricopre questo ruolo, il suo sogno è sempre stato quello del turismo collegato al marketing che l’ha portata a laurearsi a Portorose. “Fondamentale è il legame delle persone al territorio – dice Tina – per sviluppare buone promozioni e strategie di marketing e comunicazione tra Italia e Slovenia è stato importante conoscere le diverse realtà, perciò ho lavorato in una agenzia di marketing a Gorizia”. Il suo obiettivo era ritornare nel Brda, il suo paese, dove portare il bagaglio di conoscenze acquisite, perché già vedeva un grande potenziale di sviluppo del turismo. “Il Comune di Brda è nato trent’anni fa, dopo l’uscita dall’ex Jugoslavia, ed era essenziale dare un supporto ai nostri produttori. In questi anni c’è stato un grande lavoro – ci spiega– e per riuscire a seguire un’unica strategia la nostra grande fortuna è stato avere lo stesso sindaco, che guida il Comune dalla sua fondazione: Franc Mužič. Questo ci ha portato ad avere un brand di qualità, riconosciuto non solo in Slovenia, ma anche nel mondo. Lavorando assieme, mano nella mano con i nostri produttori, ristoratori e artigiani”.
Per fare tutto questo è stato importante avere le giuste competenze ed essere molto flessibili e innovativi. “Sono convinta che le persone sono la vera forza del territorio, gli ospiti vengono da noi non solo per le nostre bellezze e le offerte, ma per il contatto con la nostra gente. Nel passato eravamo più chiusi, reduci da avvenimenti storici e crocevia di diversi popoli, siamo un mix di caratteri e ora, per le nuove generazioni, i confini non esistono” sottolinea Tina. La collaborazione transfrontaliera è fondamentale ed esiste da diversi anni, il Comune di Brda è gemellato con quello di Cormòns, oltre ad altri dell’Austria e della Croazia. I territori uniti sono un grande potenziale, perciò sono molte le manifestazioni in cui sono presenti con musica, arte, maratone e, sempre con Cormòns, promuoveranno attività nell’ambito della Capitale Europea della Cultura 2025. “Il nostro è un piccolo Comune, diverse aziende hanno partecipato ai bandi dei fondi Europei per creare e ampliare le loro attività. Altra iniziativa innovativa è quella delle finestre sul Collio/Brda, volute e ideate dal ristoratore Josko Sirk e dal produttore Stojan Sčurek”.
Una delle manifestazioni più importanti è la Festa delle ciliegie a Dobrovo, che si è svolta nei giorni 8 e 9 giugno e che il prossimo anno festeggerà 60 anni! “Dallo scorso anno è cambiato il format, abbiamo coinvolto diverse associazioni locali ed esteso i festeggiamenti ad altri paesi limitrofi: Kojsko, Gonjače, Kozana e Medana”. Un tour itinerante per i turisti che, tramite pulmann, hanno la possibilità di degustare, oltre alle ciliegie, vino, prodotti gastronomici, partecipare a corsi di cucina, animazione, danza e canto. Un programma molto nutrito per tutti i gusti. Ovviamente ci sarà la preparazione dei dolci delle brike (le donne del Brda), con la regina rossa delle nostre colline! “Il terzo weekend di giugno siamo coinvolti in Cantine Aperte, molti i produttori che parteciperanno: anche qui negli ultimi anni si è alzato il livello di qualità nella produzione di vino.
Nel 2011 è partito il progetto Art Circle, una manifestazione artistica internazionale che coinvolge pittori provenienti da vari Paesi, ospitati per una settimana nelle aziende vinicole e nelle strutture ricettive del Brda sloveno e, da Edi Keber, nel Collio italiano, dove realizzano nuove opere che offrono per l’ospitalità ricevuta. Assieme alle Ambasciate straniere che sono in Slovenia abbiamo aperto delle Ambasciate culturali che sostengono gli artisti; a oggi ne abbiamo una ventina, un modo per portare l’arte in tutto il territorio, compresa la parte del Goriziano”. Chiudiamo questa intensa intervista con un sogno di Tina Novak, che vede un futuro roseo senza confini: “dobbiamo iniziare tutti a pensare a una regione più ampia, un territorio legato con un unico marchio, una regione transfrontaliera unita, un sogno che diventerà realtà”.
Di PATRIZIA PITTIA