KRAS E TURISMO secondo Ariana Durnik
L’OFFERTA TURISTICA DEL “CARSO SLOVENO” SI PROGETTA A CERJE
Per incontrare Ariana Durnik, direttrice dell’Istituto pubblico del turismo Miren Kras, mi reco a Cerje, a pochi chilometri da Gorizia, dopo il valico percorro la lunga strada ai margini dell’altopiano carsico, circondata dal verde, tra ulivi e piante aromatiche. Arrivo ai piedi di una vetta panoramica, dove si erge maestoso il Monumento della Pace, una struttura in pietra alta 25 metri, un anfiteatro naturale eretto in memoria di tutti i difensori della terra slovena ed è proprio qui che si sono combattute le ultime guerre. Sette piani di storia e arte, dove si trova anche la sede dell’ente turistico del Carso Sloveno. Fondato nel 2018 è diretto da Ariana Durnik che mi viene incontro sorridente, oggi, giorno di chiusura, in cui si è resa disponibile per raccontarmi dello sviluppo e della promozione turistica.
LA MISSION
Costruire una destinazione turistica sostenibile in una natura incontaminata riconoscibile a livello mondiale e fare scoprire la fortezza dove ha sede l’istituto: il Monumento della Pace fortemente voluto e inaugurato nel 2013. Conosciamo meglio Ariana: dopo un master in scienze economiche a Lubiana, si specializza nel marketing delle pubbliche relazioni e, in particolare, nell’organizzazione di eventi. È anche guida turistica e ha sviluppato capacità manageriali in agenzie di marketing internazionali e progetti per destinazioni turistiche. Per questo motivo, nel 2018, accetta la proposta di fare la direttrice del Carso Sloveno, una sfida impegnativa, ma con ottimi risultati: in pochi anni è diventata una meta turistica con visitatori da ogni parte del mondo. Emozionata, Ariana racconta che nel 2017 il Comune di Miren-Kostanjevica decide di affidare la cura dello sviluppo del turismo e la gestione del Monumento della Pace a Cerje alla neonata istituzione Miren Kras: «mi sono letteralmente innamorata del potenziale offerto da questo meraviglioso intreccio fra elementi naturali, storici e patrimonio culturale, all’incrocio della Valle della Vipava e del Carso, vie storiche dell’ambra e della seta, al crocevia delle culture romanica, slava e germanica, nonché degli attuali f lussi turistici, dal Carso al mare. Assieme ai rappresentanti della comunità locale – continua – alle associazioni e ad un eccellente team di colleghi, abbiamo scritto una storia convincente su una delle destinazioni turistiche più sostenibili al mondo, così siamo stati premiati nel 2019 con il Marchio d’oro come destinazione verde slovena e nel 2020 con il marchio internazionale Best of Europe»
MONUMENTO DELLA PACE
Entrando al piano terra della torre, sul soffitto risplende un cielo stellato e sono esposte opere e dipinti. Al quinto piano, una piattaforma offre una vista mozzafiato sul paesaggio e simboleggia la visione di un futuro luminoso. Oltre alla mostra permanente dedicata alla Prima Guerra mondiale, vengono regolarmente ospitate mostre di diversi artisti rinomati. Il Carso di Miren (Merna) si distingue per i magnifici panorami ai pendii delle colline sul fiume Vipava (Vipacco) e il mare Adriatico, con molte attività effettuate in mezzo alla natura: camminate nei numerosi sentieri della pace, come nel mondo dei sotterranei e le visite alle grotte della Grande Guerra, che fanno parte di un ricco percorso accompagnati da guide esperte. L’architettura del paesaggio è caratterizzata dai muretti a secco che fanno parte del Patrimonio Mondiale Unesco. L’offerta enogastronomica è fondamentale, con le fattorie carsiche che propongono il miele e prodotti del territorio, inoltre con gli asparagi bianchi nostrani gli chef si sbizzarriscono nelle diverse trattorie/gostilne che animano i paesini. I menù stagionali rispettano una gastronomia sostenibile, con ricette e prelibatezze tradizionali, ma con un occhio alla modernità. I produttori vitivinicoli, infine, offrono con generosità i loro vini autoctoni. «Gli ospiti vivono il territorio transfrontaliero scavalcando confini comunali e nazionali, da molti anni collaboriamo con il centro culturale di Nova Gorica, Promo Turismo Fvg e Progetto musica di Udine – spiega la direttrice – organizzando grandi eventi con artisti di entrambi gli Stati». Per la Capitale Europea della cultura 2025, il prossimo anno verrà inaugurato il nuovo sentiero circolare Carsus Trail, cuore verde del Carso, che collegherà quattro Comuni sloveni e tre italiani. Nato per ricordare il grande incendio che ha colpito il Carso nel 2022, il percorso porterà nuova vita e un nuovo impulso turistico. Il sogno nel cassetto per Ariana? «Rimuovere i confini nello spazio e nella mente delle persone e vivere una realtà senza frontiere».
Di Patrizia Pittia