Successo del talk “Il Refosco di Faedis tra storia ed innovazione” al Castello di Partistagno
Sabato 15 aprile, a cura dell’Associazione Volontaria tra i Viticoltori del Refosco di Faedis, si è svolta la manifestazione “alla Corte di Refosco di Faedis” per il 25° della fondazione dell’Associazione. La manifestazione ha riportato lo stato dell’arte, puntando sull’andamento qualitativo del Refosco di Faedis, sono poi state sottolineate l’area di vocazione alla produzione, la storia antica di questo vitigno, la passione con la quale le cantine facenti parte dell’Associazione tuttora perseguono la salvaguardia del vitigno, la peculiarità pedoclimatica dell’areale dei Colli Orientali in questo versante e il prestigio del Refosco di Faedis in tema di longevità, ma anche l’innovazione verso la tendenza di mercato. Gli interventi hanno analizzato quel fil rouge che negli anni ha visto la salvaguardia del Refosco di Faedis attraverso cantine e persone che si sono prestate alla tutela. Lo scorso 15 aprile, al castello di Partistagno (Attimis), si è parlato de “Il Refosco di Faedis tra storia ed innovazione”. Moderati da Stefano Cosma, giornalista e autore di libri sul vino, sono intervenuti Flavia di Gaspero, Presidente Associazione del Refosco di Faedis, “Venticinque anni di storia del Refosco di Faedis”; Matteo Bellotto, Consorzio dei Colli Orientali del FVG, focalizzandosi su “Quanto la denominazione è importante per la valorizzazione di un vitigno”; Marco Tonutti, vignaiolo, e Paolo Sivilotti, professore all’Università di Udine, sul tema “Nasce il primo giardino di Refosco in Friuli”; Federico De Luca, enologo Ronc dai Luchis, “Come il vino Refosco di Faedis si è innovato nei tempi?”; infine Elena Roppa, DDV FVG, su “L’importanza della comunicazione collettiva di un territorio”. Al termine un assaggio di questo particolare Refosco.
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